GRANATO carbonchio
GRANATO carbonchio
Classe minerale: nesosilicati
Formula chimica:Me2+3 Me3+2(SiO4)3 + Al, Ca, Fe, Mg, Mn, Ti
Sistema cristallino: cubico
Processo litogenetico: terziario
Colore: rosso, bruno,verde.
La pietra del coraggio
Il granato è presente in più varietà che si distinguono per colore e formula chimica. La più nota e senz’altro quella di colore rosso scuro (granato almandino). Questa gemma, conosciuta nel medioevo con il nome di carbonchio, veniva montata sulle else delle spade e sugli scudi per donare coraggio ai soldati e proteggerli nella battaglia. Simbolicamente era la pietra che faceva risplendere la luce nel buio portando all’anima guarigione e spiritualità.
Essa aiuta ad uscire dalle situazioni irrisolvibili. Adatta ai momenti critici in cui crollano i valori e ci si sente perduti. Dona ardore e voglia di affermarsi. Spinge inoltre a collaborare con gli altri nell’interesse comune.
La sua azione è indirizzata al 1°chakra, promuovendo forza di volontà, fiducia nelle proprie capacità e perseveranza. Libera anche dai tabù e dona passionalità. Agisce anche sul chakra del cuore (4°), connettendolo con il 1°, permettendo così di elevare le passioni ad un livello più spirituale.
Secondo la tradizione, dal punto di vista del corpo apporterebbe calore, favorirebbe la rigenerazione fisica e la vitalità, stimolerebbe il metabolismo, l’assimilazione dei nutrienti e rinnoverebbe il sangue. Sarebbe utile da indossare per riprendere le forza dopo momenti di affaticamento. Avrebbe inoltre un effetto positivo sul sistema immunitario e sulla circolazione sanguigna.
Il granato si può portare montato come monile di vario genere (orecchini, bracciali, anelli), oppure come semplice pietra burattata in tasca o in un sacchetto di cotone. Durante la meditazione si può porre sui chakra corrispondenti.
Si purifica sotto l’acqua corrente e si ricarica alla luce del sole
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