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martedì 19 gennaio 2010

Tarocchi di Marsiglia e la loro Storia



Tarocchi di Marsiglia e la loro Storia

Le carte dei Tarocchi

Un mazzo di carte dei Tarocchi si compone di 78 carte in tutto, divise in 3 gruppi: 22 Arcani Maggiori; 40 Arcani Minori, divisi in 4 serie di 10, i cosiddetti Pali; e 16 onori o figure, composte dai Paggi, Regine, Re e Cavalieri dei 4 pali.

Queste tre sezioni, anche se diverse, possiedono un’unità di contenuto, proprio perchè è possibile stabilire numerose relazioni simboliche tra tutte le carte.

Entrare in contatto con i Tarocchi significa entrare in contatto con il proprio subcosciente, un mondo magico e meraviglioso attraverso il quale possiamo scoprire i messaggi e le indicazioni che la nostra anima ci vuole trasmettere.

I Tarocchi utilizzano un linguaggio simbolico, per questo è importante conoscere tutti i dettagli di ogni singola carta ed è necessario poter utilizzare un mazzo di carte che contenga tutti i simboi necessari per un’interpretazione corretta. Con i Tarocchi possiamo realizzare lo stesso lavoro che farebbe un analista dei sogni, proprio perchè il processo d’interpretazione è molto simile. La legge della sincronicità, le analogie, corrispondenze e associazioni di idee sono comprese nella struttura con la quale è stato creato il gioco.

Diventare un buon interprete dei Tarocchi richiede anni di studio e molta pratica, però le stesse carte si trasformano con il tempo nel vero maestro, sviluppando l’intuito e svelandoci i loro segreti.

La storia dei Tarocchi

Esistono numerose teorie sulla storia e l’origine dei Tarocchi di Marsiglia. Tuttavia, i documenti storici e archeologici più antichi relazionati con questo tipo di carte risale al XVII secolo, con i Tarocchi di Marsiglia di Jean Noblet (1650), Jean Dodal (1701) e Nicolas Cover (1760). Però molti indizi ci portano a pensare che la storia de queste carte risaldria a tempi più remoti. Nel VX secolo, e nei giochi di carte illustrate italiane come per esempio quelle dei Visconti o di Carlo VI, troviamo similitudini iconografiche e tematiche con le carte dei cosiddetti Tarocchi di Marsiglia.

Gli storici considerano la possibilità dell’esistenza, già nell’antichità, di alcuni giochi di carte di carattere adivinatorio, tali come per esempio i mitici Tarocchi Egizi, il “Libro di Thot” o alcuni giochi di carte introdotti dal popolo zingaro, popolo di origine indiana, nell’antica Grecia. Quindi, la cultura della carte divinatorie potrebbe aver avuto origine in India e sarebbe arrivata in Europa per mano dei popoli arabi. È importante sottolineare che Cicerone e Plutarco, rispettivamente in “Della divinazione” e “Dialoghi pitici”, menzionarono l’esistenza di carte divinatorie nelle vicinanze del Tempio Della Fortuna.

Una teoria recente relaziona la creazione dei Tarocchi con l’ordine monastico benedettino. Ricercatori come Daniel Rodes ed Encarna Sánchez sontengono che esistono numerose relazioni tra la simbologia dei Tarocchi e l’eredità medievale dei catari. Sicuramente possiamo verificare che esiste una coincidenza temporale e spaziale. I giochi più antichi dei Tarocchi che si conservano intatti nacquero precisamente nella stessa epoca e luoghi dove si sviluppó la chiesa catara.

D'altro canto, un editore di carte dei Tarocchi di Marsiglia sostiene che il gioco fu inventato nella stessa Marsiglia e che era relazionato con i costruttori di cattedrali romaniche, e più precisamente con il monaco Marselles Cassien.

Nel XX secolo numerosi autori hanno ricreato le immagini dei Tarocchi con diversi formati: dai Tarocchi di Goleen Dawn e Rider, all’inizio del secolo, fino ai quadri di Salvador Dalì. Ognuno ha rappresentato le proprie idee, però nessuno è riuscito a igualare la perfezone tecnica, la ricchezza simbolica e spirituale, la bellezza artistica di questa opera d’arte che sono i Tarocchi di Marsiglia.





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Interpretazione dei sogni


 NUMERI E SOGNI

Interpretazione dei sogni

La divinanza è un linguaggio. Qualunque sia il sua dialetto particolare, sfera di cristallo, numeri sacri, carte, questo linguaggio, manifestazione degli archetipi e dei simboli, offre un modo di comunicare eccezionalmente creativo, con la condizione di essere sempre aperto e permeabile a ció che è sconosciuto, imprevisto e meraviglioso.

Tra tutti i sistemi di chiaroveggenza, il sogno è l'unico che si basa sull'immaginazione. Non è provvisto, come i tarocchi, il Yi-King, l'astrologia, i fondi di caffé o i presagi naturali, di un supporto materiale, sia questo un mazzo di carte, bastoncini, la posizione dei pianeti, il fondo di una tazza o il cielo al tramonto. Il suo unico supporto è il passaggio dal mondo cosciente e concreto ad un altro sensibile e spirituale. Cosí, nei miti, il sogno occupa spesso uno spazio a cavallo tra il mondo reale e l'aldilá. Questa idea viene menzionata nei testi sacri egiziani. Il Bardo Thödol tibetani lo situa tra il mondo dei mortali e il mondo degli spiriti. Ovido colloca il sogno nella terra dei Cimeri, cioé l'estremo nord, la dove il sole non scalda la terra. Per Omero, si trova alle frontiere del Cosmo, appena prima di entrare nella non-esistenza.

Da un punto di vista chimico e fisiologico ignoriamo a cosa serve il sogno, non sappiamo come agisce sul cervello. È un vero paradosso, visto che i sogni sono una delle manifestazioni psichiche piú naturali degli esseri umani. Sono parte integrante della vita. Ci accompagnano dalla nascita alla morte. Gli antichi, ed ancora oggi i popoli piú primitivi, consideran il sogno come una realtá che ha origine nel mondo esterno e agisce direttamente sull'ambiente. Messaggi degli dei, annunci di un avvenimento a cui bisogna sottomettersi. Semplificando esageratamente, diciamo oggi che il sogno rivela il nostro subcosciente. È la nostra veritá interna. Scavare nei sogni significa esplorare il subcosciente. Significa esplorare un mondo che non sa e non puó mentire, e che si merita solo qer questo fatto una grande attenzione.

I simbolo sono oggetti o immagini che possiedono una forza evocatrice, magica e mistica. Il mondo immaginario messo in scena dai sogni tende ad essere una rivelazione, una chiaroveggenza. Un versicolo del Prasna Upanishad esprime tutta la magia e la forza del sogno "e qui, questo spirito, durante il sogno, sperimenta il suo magico potere di incrementare. Ció che ha visto, lo rivede. Ció che ha ascoltato, lo riascolta. Ció che ha sperimentato in altri luoghi, altri paesi, lo sperimenta ancora e sempre di piú. Ció che ha visto e non ha visto, ció che ha ascoltato e non ascoltato, ció che ha sentito come reale o irreale, lui lo vede, lo vede tutto."

Uno degli aspetti piú sconcertanti del sogno è il suo apparente disordine. Sensazione ancora piú forte, dovuta al fatto che quando dormiamo, tutto ci sembra meravigliosamente logico. Tuttavia, una volta svegli, spesso ci risulta difficile comprendere gli sviluppi della storia in un tempo e spazio coerenti.

Un altro aspetto sconcertante del sogno, che non è altro che un viaggio fantastico nello spazio e nel tempo, si da con i sogni paranormali, che utilizzano le nostre facoltá extrasensoriali. Tra questi troviamo:

1. I sogni simbolici o psicoanalitici. Sono i sogni interpretativi, nei quali oggetti, stati, figure, azioni sono suscettibili di essere interpretati ed acquisire significati diversi dal solito.

2. I sogni premonitori. Annunciano avvenimenti che non sono ancora accaduti e che avverranno in futuro. Il presagio normalmente è relazionato con una malattia, peró anche con catastrofi, incidenti, morti. Questi sogni ci colpiscono molto perché lasciano pensare in un intervento del destino, che ci guida o ci avvisa di un pericolo.

3. I sogni telepatici. Ci permettono di comunicare con altre persone, vive o morte. La maggior parte delle volte s tratta di persone vicine, familiari, marito o mogli, gemelli, qualcuno con cui abbiamo una stretta unione sentimentale. La distanza, il tempo, la marte smettono di essere delle barriere insuperabili.

4. I sogni di chiaroveggenza o allucinatori. Ci rivelano qualcosa che succede simultaneamente e che il soggetto non conosce. In generale, non ci si ricorda di un sogno come tale, ma sí della "svolta", e si puó considerare questa sequenza di immagini come una visione. In questa categoria possiamo riconoscere due tipi di sogni:

· I sogni lucidi. Questo tipo dis ogni si produce spesso in alcune persone. Generalmente di mattina, prima del risveglio, e si presenta quando ci rendiamo conto che stiamo sognando. Due forme di realtá si sovrappongono, e introduciamo progressivamente nel sogno elementi della nostra volontá. Possiamo arrivare a vederci dormire e sperimentare cosí una forma di smaterializzazione.

· I sogni dei morti, non si basano nell'annunciare un avvenimento. Il morto o moribondo appare direttamente in un sogno, come se volesse dirci addio. Esiste un altro tipo di sogno di morte nel quale i morti cercano i vivi per portarli nel loro regno. Puó essere la stessa Morte che appare, o un familiare morto da anni. È curioso perché questi sogni sono accompagnati da una sensazione di pace, sperimentata come una riunione coi propri cari. C'è da dire che tutti i sogni di morti non sono premonitori e molte volte la morte rappresenta semplicemente la fine di un'epoca.
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Giochi di magia




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Giochi di magia

La parola magia ha definito durante i secoli molte pratiche insane, ed ha avuto e continua ad avere per il grande pubblico un'accezione molto particolare e negativa, quasi demoniaca, sempre associata a fini egoisti e pericolosi. Tuttavia, bisogna riabilitare una volta per tutte quest'Arte, questa Scienza Sublime, la Magia Bianca, e cancellare dalla mente dei non iniziati questa sfortunata confusione.

In effetto, la coscienza collettiva solo percepisce quella parte della Magia che la chiesa, la scienza occidentale e le pratiche immonde, derivate dall'occultismo, le hanno attribuito. Niente a che vedere con quello che realmente è la Magia Bianca.

Lontano dal fare la saggia differenza che i pagani facevan sempre tra la stregoneria e la magia bianca, la chiesa, senza eccezioni, ha condannato tutte le pratiche suscettibili di andare nello stesso senso che le preghiere dei suoi fedeli.

Peró cosa sono, ancora oggi, le candele accese con devozione nelle chiese? E le lampadine sospese davanti alle icone? Non sará per caso il continuare, in modo semplificato, con una magia bianca, antica come il mondo che l'ha rinnegata a causa dell'ignoranza?

Quindi, perché pretendere che la persona che accende un fuoco (delle candele) e invoca la divinitá Eterna attraverso i Nomi sacri delle sue Manifestazioni -e quindi, chi pratica la Magia Bianca- fa stregoneria? La conoscenza delle Leggi Cosmiche è puro demonismo? Non era cosí come si donominava ogni scoperta scientifica e tecnologica dell'umanitá, ogni tentativo di porre fine alla schiavitá e dimostrare l'assurditá di ogni dogma?

Consideriamo le Scienze Occulte in generale, e la Magia Bianca in particolare.

Le Scienze Occulte propongono un Insegnamento con il nome di "Dottrina Esoterica" o "Dottrina Ermetica", e che altro non è che pura Magia Bianca. Questa dottrina è, in quanto a procedimenti divulgativi, cosí diversa come la storia degli uomini. Peró, in quanto alle sue basi, la sua essenza, per il fatto di insegnare le Leggi Eterne, è la perennitá dell'Universo. Gia antichi egizi chiamavana questa Magia Bianca "La Dottrina del Cielo Stellato".

Senza entrare nei dettagli, l'obiettivo fondamentale di questo insegnamento si puó spiegare cosí:

:: la Magia Bianca ci spiega come il mondo materiele in cui vive l'essere umano non è altro che un livello di esistenza tra molti. Tuttavia, questo mondo materiale è per l'uomo una prigione tenebrosa e opaca. Questo materialismo rende difficile qualsiasi tentativo di avvicimarsi ad altre possibilitá di esistenza. L'uomo non canalizza i suoi sforzi verso la percezione di un'altra Realtá Immateriale. In ogni caso, l'uomo dovrá che affrontare sempre i 3 segni della materia densa: sofferenza, malattia e morte.

:: La Magia Bianca dimostra come solamente il tentativo di vincere l'ignoranza e scoprire altri modi di esistenza, piú sottili ed impalpabili, libererá l'uomo dalla fatalitá della sua vita.

:: In attesa di questa scoperta, si puó accettare come vera l'esperienza di coloro che si sono liberati della materia densa della terra grazie alla Magia Bianca, e che hanno fatto propri i Principi e la descrizione dell'Universo Immateriale. Quelli che cosí si sono iniziati, hanno sempre diffuso i loro insegnamenti. È questo che permette a ogni uomo o donna di porre fine alla sofferenza propria della condizione umana.

Il modo per raggiungere questa liberazione è la messa in pratica di questo insegnamento: la Magia Bianca.

La parola Magia e quindi la Magia Bianca, rivela grazie alla sua struttura linguistica, il carattere sacro e divino del suo significato. Osservando le sue origini indo-europee, verificate in sanscrito, pehlvi e caldeo, la declinazione "Megh", "Magh", e "Mogh", da dove proviene la parola Magia, significa "l'eccellenza", "il sacerdozio", "la conoscenza suprema", e la parola "maghdim", costruita su questa radice, significa in caldeo "la saggezza piú grande". Quindi, il senso primitivo di Magia Bianca non possiede nessuna connotazione negativa.

Qual'è l'interesse dell'uomo del XX secolo per intraprendere una ricerca delle sue origini e in particolare acquisire questo sapere nascosto per mezzo della Magia Bianca? La risposta è evidente quando riformuliamo la domanda. Qual'è l'interesse che abbiamo per la scienza: TUTTO. Allora, la magia bianca è la scienza nella sua accezione piú assoluta.

In effetto, se la scienza studia le leggi che regolano il mondo fisico, visibile, udibile e tangibile, la Magia Bianca include tutti i livelli di esistenza. La Magia Bianca è l'unica che controlla e considera l'interazione del livello fisico e delle sfere sottili, non solo in teoria ma anche nella pratica, con dei rituali.

Quindi, la Magia Bianca rivela le Leggi dell'Universo e insegna agli uomini come sottomettendosi a queste leggi possono liberarsi non solo delle malattie e la solitudine, ma anche della sofferenza della vita e dell'ignoranza profonda a proposito della propria natura.

Tuttavia, piú che una scienza la Magia Bianca è un'arte. Se l'intelletto, grazie a una ricerca meticolosa, deve comprendere questo sapere, le emozioni e l'intero essere di chi pratica la Magia Bianca devono implicarsi in questo processo.

Finalemnte, la Magia Bianca è una Preghiera, completa ed attiva:

:: perché chiama, con i rituali, l'Essere Unico. Lui è tutto ed in ogni luogo, nell'atomo di materia osservato dal ricercatore, nell'intelligenza dello psicologo o nel Bene Assoluto cercato dal mistico.

:: è completa perchè implica non solo il pensiero e l'emozione, ma anche perchè utilizza il componente unico dell'Universo: l'elettromagnetismo.

Per tanto, la Magia Bianca è la Scienza e l'Arte di sottomettere l'elettromagnetismo individuale all'azione dell'elettromagnetismo Universale con l'obiettivo di sciogliere il nodo neurotico delle energie che strutturano lo psichico e l'intelletto. La Magia Bianca permette che lo stato divino del ombre salga in superficie.

La Magia Bianca è conosciuta anche come Teurgia, parola che significa "Azione Divina", "Opera Divina", e quindi, quando parliamo di Bianca ci riferiamo a questa luce unica, che viene irradiata da tutta la Creazione, applicata alla vita quotidiana.

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